Meno presente ma costa lo stesso
È bufera sul segretario a Mariano

Scontro in consiglio comunale sulla condivisione di Bergamelli con un’altra amministrazione. Invariata la spesa di 88mila euro. Il sindaco: «Qui lavora bene, può impegnarsi anche altrove»

Lavorare un giorno in meno per percepire lo stipendio da tempo pieno: questo è il risvolto economico della convenzione che la giunta guidata dal sindaco Giovanni Marchisio ha scelto di firmare con il comune bergamasco di Vertova e volta a condividere il segretario comunale, Francesco Bergamelli.

In sintesi le 36 ore previste dal contratto saranno svolte all’80% all’interno della realtà brianzola e il rimanente 20% nel secondo municipio per una spesa per le casse di Mariano che si attesta sugli 88 mila euro. Costo che rimane invariato sia che la figura sia presente in Comune quattro o cinque giorni lavorativi a settimana.

«A fronte delle nostre valutazioni abbiamo appurato che la presenza del segretario a Mariano all’80% delle 36 ore è funzionale ai nostri bisogni: questo equilibrio è frutto di un ragionamento» esordisce in consiglio comunale il sindaco Marchisio. «La condivisione della figura è motore di scambio di informazioni tra le due realtà».

«Lavora un giorno in meno ma lo paghiamo come se ci fosse sempre: solo nell’amministrazione pubblica si possono andare a delineare certe situazioni» sbotta il capogruppo di Lega Nord, Giovanni Alberti.

E proprio dal Carroccio marianese era partita la richiesta di avere delucidazioni in più sui termini economici della convenzione. «Ma ci sono esigenze effettive per stipulare questo tipo di patto?» domanda la portavoce del Movimento Cinque Stelle, Carmen Colomo.

Un breve discorso che presto lascia spazio alle parole del capogruppo di Forza Italia, Andrea Ballabio. «Matura esperienza in una realtà di 4.000 anime? Manca il paragone - puntualizza il consigliere -. Su un territorio di 25 mila abitanti la presenza del segretario comunale è fondamentale e necessaria anche a fronte della mancanza di altre figure come quella del vice».

A chiudere la questione è Alberti: «Proprio perché stimiamo le capacità del segretario lo vorremmo qui sempre visto che inoltre la diminuzione della sua presenza non porta ad alcun tipo di risparmio. Se spendiamo uguale lo vogliamo disponibile al 100%».

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