Museo del legno a Cantù
Anche gli artigiani lo vogliono

Il rappresentante cittadino Daniele Tagliabue:«I tempi sono maturi grazie alla Festa del legno e si tratta di una risorsa vincente che può rilanciare benissimo anche il design attuale»

«Ci sono pezzi che hanno fatto la storia dell’arredo ancora attualissimi. Al punto che io stesso sto pensando a quanto potrebbe essere interessante rimettere in produzione mobili realizzati ai tempi della Selettiva».

A intervenire è Daniele Tagliabue, presidente della delegazione di Cantù di Confartigianato Como, imprenditore di Emmemobili.«È un passato che è molto presente e anche futuro: il museo del mobile, per Cantù, potrebbe essere una vetrina attualissima per l’artigianato. Dal Comune ci aspettiamo indicazioni positive anche sulla futura sede».

Tagliabue già aveva alzato la mano nel febbraio del 2014, quando si parlò - di nuovo - delle eventuali possibilità di creare un museo del mobile in città.

Tema inseguito da anni e che sta caratterizzando questa prima settimana di Festa del Legno, dopo un primo suggerimento dell’architetto Tiziano Casartelli, curatore della mostra sulla Selettiva - il concorso internazionale di progettazione d’arredi ospitato a Cantù dal 1955 al 1975 - in corso nell’ex chiesa di Sant’Ambrogio di piazza Marconi. Rilanciato dall’assessore alle attività economiche Luca Delfinetti. Proprio Tagliabue è tra i coinvolti nel primo nucleo di lavoro che, in queste settimane, si troverà attorno a un tavolo per capire come concretizzare l’idea del museo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA