Nicole ce l’ha fatta: operazione riuscita
«Ma la degenza negli Usa è dura»

Successo per l’intervento di undici ore alla piccola canturina di due anni all’ospedale di Miami. La mamma: «È ancora molto spaventata e dovrà sopportare sei settimane di gesso»

Quello che conta, e che tutta la città attendeva di sapere con ansia, è che l’operazione è andata benissimo. Adesso la piccola Nicole Barile dovrà affrontare sei settimane con il gesso, ferma.

Difficile, se non impossibile per una bambina dinamica come lei, che le difficoltà le ha sempre affrontate senza smettere un attimo di sorridere. E la sua famiglia farà tutto il possibile perché quel sorriso si riaccenda quanto prima.

Un paio di settimane fa Nicole, due anni appena compiuti, è volata negli Stati Uniti per risolvere la malformazione alla gamba che l’affligge dalla nascita. Meta, il Paley Advanced Limb Lengthening Institute di West Palm Beach, in Florida, centro ortopedico specializzato dove arrivano bambini e adulti da tutto il mondo.

Nicole, la mamma Sabrina D’Amato e papà Felice sono partiti alla volta di Miami, per cambiare il corso della sua vita. Perché Nicole è nata nel 2016 con una grave anomalia all’arto inferiore destro, ipoplasia femorale. Il suo femore destro è più corto del sinistro, e attualmente, per camminare, usa un tutore, avendo una discrepanza di 11 centimetri, che a fine crescita potrebbe arrivare anche a 30.

L’intervento è costata 230mila euro: è stato ricostruito l’acetabolo del femore, e si è messa in asse la gamba, per poi spaccare e ricostruire il ginocchio. L’intervento, conferma la mamma, l’ha tenuta in sala operatoria per 11 ore ma è riuscito perfettamente. «È molto spaventata, dai dottori, dal posto nuovo e dai suoi ritmi frenetici – racconta mamma Sabrina - Non dorme, vuole stare sempre in braccio alla mamma. È veramente dura».

La prospettiva è che negli anni seguenti servano altre operazioni. Per questo la famiglia ha creato l’associazione Acma, Alleanza Contro Le Malformazioni Degli Arti, per raccogliere fondi per finanziare le operazioni, che ha collaborato con molti sodalizi cittadini e partecipato a eventi in tutta la Lombardia e non solo. L’obiettivo era raccogliere 150mila euro entro giugno e a oggi si è arrivati a quasi 110mila. Quanti volessero contribuire possono utilizzare l’Iban IT36S020 0851060000105073296, sportello Unicredit di Cantù.

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