Nuove sale operatorie e riabilitazione
«A Cantù un ospedale funzionale»

Lunedì la festa del Sant’Antonio Abate con la rivoluzione dei reparti da Mariano. Il direttore Onofri: «Spazi e funzioni razionalizzati, sarà tutto più efficiente per i pazienti»

Novità e parecchie in vista per l’ospedale Sant’Antonio Abate, tra nuovi arrivi, spostamenti, riorganizzazioni. E soprattutto, la partenza del cantiere per la realizzazione del nuovo blocco operatorio.

L’occasione per presentare queste prospettive e per tracciare il bilancio dell’annata appena conclusa è data dalla ricorrenza di Sant’Antonio, che vedrà come sempre celebrare il patrono di via Domea.

Ma stavolta, visto che il 17 sarà una domenica, si slitta di un giorno, a lunedì 18. Nel pomeriggio, alle 15, il direttore generale Marco Onofri, riconfermato, presenterà i piani per la struttura, con il nuovo direttore sanitario Fabio Banfi. E, dice, «se realizzeremo tutto quello che abbiamo in mente l’ospedale di Cantù diventerà una bomboniera, piccolo ma delizioso».

Il primo obiettivo, lontano ormai poche settimane, l’apertura del cantiere per realizzare le nuove sale operatore sopra la piastra del pronto soccorso. Manca davvero solo la firma finale, poi si partirà con 400 giorni di cantiere. «Negli spazi che lascerà libero l’attuale blocco chirurgico – annuncia Onofri - potremmo trasferire la Procreazione Medicalmente Assistita e altri servizi. Ma c’è ancora tempo». Al posto della Pma potrebbe andare Endoscopia. Molto più stretti i tempi per il trasferimento a Cantù dal Felice Villa di Mariano dei 14 letti della Riabilitazione Cardio-Respiratoria, diretta da Antonio Paddeu.

Negli spazi oggi lasciati liberi dalla direzione medica, trasferitasi nella palazzina che ospitava l’asilo, è stata collocata la Cardiologia, «in una posizione più fruibile dall’utenza», rimarca Onofri. Al posto di quest’ultima verrà trasferito il Day Hospital Medico.

Questo spostamento consente di fare spazio a Paddeu, mentre, sempre da Mariano, la Riabilitazione Specialistica 1, diretta da Enrico Antonio Tallarita, è stata mandata al Sant’Anna in via Ravona. In via Isonzo restano però gli ambulatori.

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