Quest’anno niente “Boreal” a Cantù
Il festival dell’ultradestra nel Veronese

La manifestazione accolta da polemiche anche sul lago di Garda

A Cantù quest’anno non ci sarà il Boreal, il festival internazionale dell’ultradestra. Che, dopodomani, venerdì, per tre giorni, sarà a Torri del Benaco, Verona. In città, dove Forza Nuova ha organizzato il raduno negli scorsi anni, ci sarà un raduno diverso, di livello nazionale: un corso su come comunicare ai tempi di Facebook per i dirigenti del partito. I giorni: 23, 24 e 25 settembre. Al Campo Solare di via Giovanni da Cermenate. Da pochi mesi, peraltro, intitolato ai Partigiani Canturini.

«C’è già l’autorizzazione», dice Franco Liva, Forza Nuova, a proposito dell’evento autunnale. Tra i motivi, anche l’impossibilità di organizzare, a Cantù, un concerto in centro città. «E’ prettamente per una questione di date - spiega Salvatore Ferrara, sempre per Forza Nuova - a Torri del Benaco, sicuramente il venerdì sera, viene fatto un concerto nella piazza del paese. Ci sono stati degli accordi con l’amministrazione comunale. Sicuramente a Cantù, visti gli attacchi passati, i concerti in centro non ci sarebbero stati».

Non poche polemiche e contromanifestazioni, oltre che un dispiegamento di forze dell’ordine a cintura dell’evento, aveva provocato gli scorsi anni il Boreal a Cantù. Che, dopo due anni, l’anno scorso non si era svolto: si era preferito un corso interno di partito, una scuola per forzanuovisti.

Intanto oggi il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, chiede che venga impedito lo svolgimento del raduno di gruppi dell’estrema destra europea dall’1 al 3 luglio a Torri del Benaco, sulla sponda veronese del Lago di Garda.

«Movimenti neonazisti da tutta Europa, che si richiamano apertamente a quell’ideologia malata oltre che al fascismo e ad altre dottrine di chiara matrice razzista, xenofoba e antisemita, si sono dati appuntamento dal primo al tre luglio a Torri del Benaco, in provincia di Verona, per una tre giorni di eventi organizzata da Forza Nuova», afferma Gattegna, definendolo «un fatto gravissimo», che la Comunità ebraica italiana, assieme a quella di Verona e all’Associazione Figli della Shoah intende denunciare «con le più ferme parole di condanna». L’auspicio di Gattegna è che il prefetto di Verona “possa intervenire per impedire lo svolgimento di questa orrenda iniziativa».

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