Rapina in casa a Novedrate
«Legata e pistola in faccia»

Il drammatico racconto del tabaccaio rapinato da tre uomini armati al rientro nella sua abitazione: «Hanno minacciato mia moglie»

«Stai calmo e vedi che non ti succede niente». I rapinatori, tre e tutti armati, sapevano anche il suo nome, conoscevano i suoi orari, e hanno atteso, sabato sera, che rientrasse dalla tabaccheria di famiglia con l’incasso della giornata, qualche migliaio di euro, dopo aver legato la moglie a una sedia in cucina.

Un vero incubo quello vissuto da una coppia: colti di sorpresa nella propria abitazione, poco lontana dalla Novedratese, da malviventi che ben conoscevano le loro mosse.

Incappucciati, all’apparenza giovani, italiani. Armati, impossibile dire se con pistole vere o giocattolo. Hanno fatto sedere la donna su una seggiola, poi l’hanno legata. Scotch sui polsi e anche sulla bocca, perché non gridasse.

I malviventi hanno rovistato ovunque. Hanno preso i pochi soldi che la donna ha consegnato loro, poi hanno continuato a cercare altro bottino per casa. Ma le intenzioni erano altre. Loro aspettavano il marito, con l’incasso. Un’attesa durata sino alle 20. Tre quarti d’ora da sola con tre ladri armati.

L’uomo è stato perquisito, hanno preso tutto il denaro, poi l’hanno fatto sdraiare a terra e l’hanno legato. Non prima però di averlo colpito alla testa col calcio della pistola. Quindi sono scappati.

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