Salvini: «A Como un risultato storico»
Locatelli: «Io sindaco? Non ci penso»

Il vicepremier e segretario della Lega sul dato elettorale: «Soddisfatto per queste percentuali nonostante le critiche di alcune associazioni cattoliche»

Sorride il ministro dell’Interno e segretario federale della Lega Matteo Salvini dopo il verdetto delle urne. «Il lavoro paga e i risultati si vedono - dice a “La Provincia” - Sono orgoglioso dei consensi della Lega in tutta Italia visto che siamo primo partito in tredici regioni, aumentiamo dove non eravamo radicati e ci confermano fiducia in territori dove lavoriamo da anni. Grazie a Como e ai comaschi: non era facile essere primo partito in città (il Carroccio ha ottenuto il 36,9%, ndr) e in provincia (48,3%, cioè un voto su due, ndr)».

Salvini parla di «risultati storici, che premiano il lavoro al governo nazionale e locale». E rivendica «investimenti sulla videosorveglianza, fondi ai piccoli Comuni e rinforzi di polizia» oltre alla chiusura del centro di via Regina. «Con gli amministratori locali - prosegue il numero uno della Lega - c’è un dialogo costante, i parlamentari leghisti sono attenti. Il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni è la garanzia che sulla sicurezza non abbassiamo la guardia». Poi lancia l’affondo: «È una bella soddisfazione ottenere queste percentuali nonostante le critiche di alcune associazioni cattoliche». Si riferisce alla dura presa di posizione di Roberto Bernasconi (Caritas), Paolo Bustaffa (Azione cattolica), Stefano Caelli (Movimento dei Focolari) ed Emanuele Cantaluppi (Acli), che in documento diffuso a pochi giorni dal voto si erano scagliati contro la Lega, invitando i comaschi a «non votare chi strumentalizza la fede».

Forte del consenso ottenuto, Salvini, invita però tutti i suoi a mantenere i piedi per terra. «Ora - conclude - non ci montiamo la testa e puntiamo a fare sempre di più e sempre meglio. Lavoro, meno tasse, infrastrutture, autonomia: sono i dossier su cui dobbiamo accelerare». Infine Salvini si dice anche soddisfatto «per le elezioni amministrative locali, in particolare Cantù e Mariano Comense dove vinciamo al primo turno». Il 37% ottenuto in città e l’affermazione del Carroccio come primo partito modificano ulteriormente i rapporti di forza all’interno della coalizione di centrodestra che sostiene il sindaco Mario Landriscina: la Lega ha ottenuto quattro volte i voti di Forza Italia, quasi sei volte quelli di Fratelli d’Italia. Il peso sempre più forte del Carroccio non modificherà, almeno per ora, la giunta.

Lo dice Alessandra Locatelli, vicesindaco e parlamentare della Lega: «Non cambia assolutamente niente, noi siamo lì seriamente come quando abbiamo iniziato per sostenere questo sindaco».

Nessun ribaltone all’interno dell’esecutivo cittadino. «Siamo in 6 in consiglio e due in giunta - prosegue Locatelli - Così era e così resta. Non smettiamo di lavorare, per il bene della città e degli impegni presi». E a chi indica Locatelli come possibile futuro sindaco, la risposta è secca: «Non ci penso affatto. Non è questo il momento. Non siamo neanche al giro di boa, e ora dobbiamo portare avanti gli impegni presi».

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