Secondo furto in due settimane
«A Cantù alleiamoci tra vicini»

I ladri si sono ripresentati in via Borgonogne. Vittima una donna: «Non chiedo di militarizzare la città ma servirebbe un gruppo di sorveglianza su Whatsapp»

Prima un furto. E poi, quindici giorni dopo - giusto venerdì sera - un’altra incursione. Stesso indirizzo. Stessa casa. Via Borgognone. La prima volta i ladri si sono presi anelli di valore: all’incirca qualche migliaia di euro. Oltre a bracciali e, soltanto per un attimo, perle e orecchini d’argento, gettati poco dopo, in quanto indesiderati, nel giardino.

La scorsa sera, verso le 22.30, i ladri sono forse tornati nell’idea di frugare anche negli angoli che non avevano già ribaltato. La proprietaria è stata allertata dallo smartphone al quale ha collegato, in virtù della prima effrazione, il nuovissimo impianto antintrusione. Ha provato a far squillare il telefono di casa. E i ladri, dopo aver scassinato una porta, sono fuggiti.

Non è comunque gran vita, dover tener conto dell’arrivo continuo dei ladri. Ora la donna sta pensando di unire le forze con i vicini. «Forse dovremmo pensare a un gruppo WhatsApp di vicinato - dice - Non è possibile essere privati della propria sicurezza. Eppure è quello che accade. Non voglio certo una città militarizzata. Ma ci vorrebbero certamente più pattuglie sul territorio: così non bastano a contrastare tutti questi furti».

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