Telecamere “leggitarga” a Cantù
Controlli ai cinque accessi in città

Presentate in consiglio le linee programmatiche: da domani i lavori di installazione

Un mandato nel corso del quale si vuole promuovere una «riscoperta della responsabilità e delle coscienza civile», ripartendo dal piccolo per ridare ai cittadini fiducia nella politica, guardando soprattutto a giovani, educandoli a questi valori. Cercando di promuovere un nuovo stile anche nel rapporto con le opposizioni, per «un civile dibattito democratico».

Con queste parole il sindaco Edgardo Arosio ha tratteggiato quelle che saranno le linee programmatiche della maggioranza di centrodestra da qui ai prossimi cinque anni. Linee approdate lunedì sera in consiglio comunale, per venire presentate all’assemblea. Al primo posto la sicurezza, che occupa anche fisicamente lo spazio maggiore nel documento.

Non a caso è stato dell’assessore alla partita Antonio Metrangolo uno degli interventi più articolati, spronando le opposizioni a chiedergli conto del suo operato: «Tra 4/5 mesi, mi si presenti il conto».

Tanti gli obiettivi in questo senso. Innanzitutto aumentare il numero degli agenti della polizia locale, «dovranno essere assunti degli ufficiali per individuare il vicecomandante – ha rimarcato – e raggiungere almeno quota 40 dai 30 attuali». Quindi, incrementare ulteriormente il sistema di lettura targhe, che proprio domani vedrà eseguire i lavori per l’attivazione dei cinque portali che rileveranno i veicoli in transito in entrata e in uscita e saranno collocati in via Como, via Per Alzate a Fecchio, via Lombardia a Mirabello, a Cantù Asnago in via Mameli e in via per Cucciago.

Mezzi e telecamere nuovi

Ancora, «abbiamo stanziato 90mila euro per rinnovare il parco autoveicoli e vogliamo ripristinare la videosorveglianza ambientale in periferia e in città. Inoltre intendiamo adottare gli strumenti di legge a disposizione sul solco del decreto Minniti contro l’accattonaggio». Il che significa introdurre ordinanze e il daspo urbano. E poi riattivare il comando distaccato di Vighizzolo e inviare l’ufficio mobile nelle frazioni. «Invito i cittadini a inviarmi le proprie segnalazioni, come già accade – ha sottolineato Metrangolo – ma devono farlo in comando, non al mio domicilio, o non verranno prese in considerazione».

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