Terzo allagamento in ospedale
Preoccupazione per il weekend

Sant’Antonio AbateIrritazione ai vertici dell’azienda, Onofri chiede la posa urgente di teloni

Riaperta la sala d’attesa del Pronto Soccorso, ma previsti nel fine settimana pioggia e vento forte

Sono state riaperte ieri la sala d’attesa e la stanza di Osservazione Breve Intensiva del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, chiuse nella notte tra domenica e lunedì per infiltrazioni d’acqua nel controsoffitto, a causa della convivenza con il cantiere per la realizzazione del nuovo blocco operatorio sopra la piastra.

Ora si guarda al fine settimana, dato che sono previste piogge: un banco di prova importante, perché un quarto episodio non potrà essere tollerato. Sono già state tre in pochi mesi, infatti, le occasioni in cui è stato necessario chiudere al pubblico parte del reparto d’emergenza, sempre per infiltrazioni. Il caso più grave a settembre, poi ancora a fine febbraio e quindi nel fine settimana.

Stavolta si è trattato di un problema di entità modesta, «poiché siamo già stati scottati – dice il direttore generale dell’Asst Lariana Marco Onofri – abbiamo preferito, per precauzione, chiudere».

Solo il mese scorso era finita a mollo la sala d’attesa, e un’altra sala visita. Ieri mattina si è tenuto un sopralluogo con i responsabili dell’area tecnica dell’azienda sanitaria e la ditta a cui è stato affidato l’appalto per la costruzione del nuovo blocco operatorio, ed è stata ribadita la necessità di predisporre alcune protezioni del cantiere.

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