Tradito dalla passione del nuoto
Morto il pensionato soccorso nel lago

Massimo De Toma, 72 anni, non si era più ripreso dopo il malore avuto a Montorfano. Persona estremamente riservata, amava tenersi in forma. I funerali saranno in forma privata

«Era uno sportivo. Non prendeva neanche un farmaco e non aveva nessun acciacco: all’ospedale si sono stupiti di come si possa arrivare così a 72 anni», ricorda la sorella Michela.

È stato un malore improvviso a cambiare la vita di Massimo De Toma, di Intimiano, morto nelle scorse ore dopo non essersi mai ripreso dalla sua ultima traversata nel lago di Montorfano di due settimane fa, il 16 agosto.

Amante della solitudine, ma non senza amici. Molti di questi condividevano con lui la passione dello sport. Come il coetaneo di Luisago che, con lui, aveva deciso di trascorrere, all’indomani di Ferragosto, qualche ora al Lido di Montorfano. I due avevano aspettato che il cancello venisse aperto alle 10 dal gestore.

Insieme, a riprova della loro buona forma sportiva, avevano raggiunto la sponda opposta, situata a circa 700 metri sotto il ristorante Sant’Andrea. E avevano virato per il ritorno. Qualche decina di metri dopo, De Toma, colto da malore, era finito sott’acqua, senza riuscire a chiedere aiuto. L’amico se n’era accorto una volta arrivato a riva.

Il gestore e il bagnino si erano precipitati alla barca di salvataggio, riuscendo a rintracciare subito il nuotatore, sott’acqua, in arresto cardiocircolatorio. Recuperato dal personale del Lido, De Toma era stato sottoposto alle prime manovre salvavita.

Anche se il cuore era ritornato a battere, le condizioni di De Toma sono restate, in tutti questi giorni, gravissime. Ricoverato in codice rosso dapprima al Sant’Anna di San Fermo e poi trasferito al Valduce, De Toma è rimasto in rianimazione. Fino alla morte, sopraggiunta nelle scorse ore. I funerali si svolgeranno in forma privata.

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