Un nuovo ecografo a Cantù
«Siamo già oltre settemila esami»

Presentata oggi la strumentazione di ultima generazione acquistata dal Sant’Antonio Abate. Il primario Muraca: «Dall’anno prossimo potremo ampliare ancora di più le nostre prestazioni»

Tecnologia avanzata, per permettere di rispondere alle esigenze dei pazienti che si rivolgono, sempre più numerosi, al reparto di Radiologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù. Oggi, venerdì 1 settembre, è stata presentata l’ultima acquisizione, un ecografo di ultima generazione.

L’apparecchiatura è già operativa nel reparto diretto da Rosa Maria Muraca fin dalla prima settimana di agosto e permetterà, dal 2018, di incrementare il profilo dell’offerta con l’inserimento nel novero degli esami prenotabili dai pazienti esterni lo studio ecocolordoppler degli arti inferiori e superiori - sia arterioso che venoso -, già effettuato per i degenti, e quello delle anse intestinali.

Una risorsa importante per un reparto che esegue, secondo quanto dichiarato dal primario «oltre settemila esami ecografici l’anno, e grazie a questo nuovo macchinario dall’anno prossimo potremo ampliare ancora di più le nostre prestazioni». Senza dimenticare le 25 Tac giornaliere eseguite con il macchinario donato due anni fa dalla Cassa Rurale con un migliaio di cittadini.

Altri dettagli sul giornale in edicola sabato 2 settembre.

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