«Una legge sulla legittima difesa»
Mobilitazione al via dal Canturino

Iniziativa legislativa lanciata dall’Italia dei valori. Parte la raccolta di firme. Brianza tra le zone più colpite dai furti in casa. Adesione immediata dei sindaci di Alzate e Cantù

Nei Comuni, i cittadini stanno arrivando già a decine. Per firmare, complice anche il passaparola sui social network, a favore della nuova proposta di legge, nell’obiettivo di inasprire le pene sulle violazioni di domicilio. L’idea è di creare un deterrente contro i furti nelle abitazioni.

In provincia di Como, parte così dal Canturino - uno dei territori più colpiti dell’area - la conta di chi si prepara a sostenere la proposta. Tre punti principali. Uno: far scontare da un minimo di 2 anni e fino a 6 anni di reclusione la semplice violazione di domicilio. Due: nessun risarcimento per chi entra a rubare in caso di difesa del proprietario. Tre: nessun reato e condanna per chi si difende in casa propria.

A promuovere la raccolta firme è il partito dell’Italia dei Valori che, a livello nazionale, unirà la maxipetizione a sostegno della proposta di legge, da portare al più presto in Parlamento. Un tema caldo e molto sentito, quello dei furti nelle abitazioni.

Dai sindaci, pronti a unirsi alla proposta al di là delle proprie convinzioni politiche. Ma sembra altrettanto trasversale anche la platea di cittadini disposta a firmare. In tanti, stanchi di subire intrusioni, hanno già chiesto informazioni ai Comuni. Altri hanno già varcato la porta dei municipi per mettere alla proposta il proprio nome e cognome.

«Legittima difesa, anche presso il Comune di Alzate Brianza è possibile firmare per la proposta di legge di iniziativa popolare», ha voluto annunciare il sindaco Massimo Gherbesi con un post su Facebook rivolto ai suoi concittadini.

Si raccolgono firme anche a Cantù. D’accordissimo con l’iniziativa il sindaco Claudio Bizzozero. «L’obiezione che fanno in tanti - dice il sindaco - è che così si rischia di trasformare la realtà in un Far West. Ma io dico che il Far West c’è già. Oggi la legge non esiste o, se esiste, non ci sono strumenti adeguati, e lo Stato non riesce a fare quello che invece dovrebbe essere legittimo. Per quanto mi riguarda personalmente, sono d’accordissimo con questa iniziativa».

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