Vendita fantasma di cellulari online
Arosio, donna a processo per truffa

Prima udienza ieri in tribunale a Monza. Accusata di 40 raggiri: ci sono anche comaschi

Due filiali di banca erbesi e le Poste costituite parte civile. «Un’azienda inesistente di Livigno»

Truffatori telematici alla sbarra in Tribunale: nei guai sono finiti un uomo di 48 anni di Desio e una donna di 28 anni di Arosio. I due soggetti stanno rispondendo a Monza di truffa continuata in concorso, ricettazione, calunnia per aver simulato tracce di reato a danno di altri, sostituzione di persona ed esercizio di carte di credito utilizzando codici.

In particolare si sarebbero resi responsabili di una lunga serie di raggiri on line sfruttando alcune note piattaforme di internet specializzate nella vendita di prodotti.

Sono 46 i soggetti, tra persone fisiche, e istituti di credito (quelli nei quali i due imputati avrebbero aperto conti correnti utilizzando generalità false), ritenute parti lese. La pioggia di truffe telematiche ha inondato mezza Italia, tanto che tra le parti lese compaiono anche persone residenti in Sicilia (in particolare Trapani), in Lombardia (le province di Como, Lecco, Monza Brianza, Brescia), ma anche nel Vercellese, in provincia di Savona, Genova e Sardegna.

Ma il “cervello” della truffa, secondo la ricostruzione investigativa, stava in Brianza tra la provincia di Como e quella di Monza.

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