«Como, il vecchio gruppo
sarà di aiuto a tutti»

L’esperto difensore è fiducioso: «Giochiamo come sappiamo fare e andrà bene»

Avrebbero dovuto essere cinquanta-sessanta minuti. E sono diventati novanta, nel giorno del rientro dopo un infortunio non gravissimo ma che lo ha comunque disturbato per un mesetto. Del resto, diceva anche l’altro giorno a Vercelli mister Sabatini, giocatori con l’età e l’esperienza di Marco Cassetti,”si sanno gestire da soli”. E così è stato.

Trentotto anni e non sentirli?

«Veramente alla fine sono arrivato un po’ stanco, non era previsto che giocassi subito una partita intera. Ma non per l’età, per l’infortunio... Comunque, meglio così».

In che senso? «

Nel senso che almeno ho avuto la prova che sto bene, se si accelera il recupero pieno tanto meglio.

Di nuovo in campo con il Como, e questa volta con qualcosa in più. E non poco. Cioè una preparazione estiva completa.

Certo, l’anno scorso effettivamente ne avevo sentito la mancanza. Avevo sì lavorato, ma da solo. E affrontare una stagione così, per di più dalla metà in avanti, effettivamente comporta qualche problema. È più difficile. Ora mi sento bene, ho solo voglia e bisogno di giocare il più possibile».

Carriera lunghissima, quasi tutta in A, Ma c’è anche un po’ di serie B, sia pure ormai un po’ lontana nel tempo.

«Con il Verona, prima di tornare in A a Lecce. Parliamo di più di dieci anni fa, forse è difficile fare paragoni ora. Però c’è una cosa che ha sempre contraddistinto la serie B. La grande imprevedibilità. È davvero un campionato dove tutto può succedere»

.

E a questo Como cosa potrà succedere?

«Chi lo sa, io credo che possiamo dire la nostra, come si suol dire. In questa prima amichevole “vera” con la Pro Vercelli ho visto delle cose buone. Mi sembra che finchè non è uscita un po’ di stanchezza siamo riusciti a fare piuttosto bene Direi che possiamo essere abbastanza soddisfatti».

Quanto può contare ancora il “vecchio gruppo” dell’anno scorso, l’unione di squadra che tanto è stata importante per vincere i playoff? «

Conta moltissimo, perchè quello spirito non si è perso. Anzi, abbiamo un anno di conoscenza in più, ancora meglio. E non è

difficile per i nuovi arrivati inserirsi in un gruppo così.

Noi saremo di aiuto a chi arriva». Che obiettivo può e deve porsi il Como quest’anno? «

Quello di cercare di fare sempre ciò che sappiamo fare. Cercando di migliorarci strada facendo e andando sempre in campo con l’idea di provare a vincere, contro chiunque avremo davanti. L’atteggiamento, la mentalità, contano tanto. E noi ce l’abbiamo».

L’intervista completa a Marco Cassetti su La Provincia di martedì 25 agosto

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