La grinta di Crispino
a difesa del Como

Il giovane numero uno biancoblù se la cava bene anche nel parare i rigori

Diamante Crispjno, Dino per tutti, è il più giovane di tutta la compagnia. Vent’anni, è il cucciolo del gruppo. Ed è anche uno dei più giovani titolari fissi tra i pali di una squadra professionistica. «Sono emozionato, sì. Emozionato e felice, perchè sto giocando partite importantissime per la mia carriera. Le più importanti, sinora». Emozione non vuol dire certo paura, per carità. «Anche perchè sinceramente sono ottimista in vista di questa partita. Più difficile che a Benevento? Questo potremo dirlo soltanto dopo. Ora posso dire che domenica a Como ho visto una squadra molto forte. Il Benevento puntava più sulle qualità dei singoli, loro secondo me sono superiori a livello di insieme, di squadra». Ma Dino non ha paura. Alla sua età, del resto, è una crescita continua. E lui si sente migliorato, anche solo rispetto a pochi mesi fa, a un anno fa. «Penso anche dal punto di vista del carattere, della personalità. È il primo anno “vero”, questo, con determinate ambizioni. Mi sto misurando alla pari con avversari di livello, e per vincere. Mi sta facendo bene».

Tra i colpi d’oro di questa stagione anche la sua abilità nel parare i calci di rigore. Lo ha fatto ad Alessandria, a tre giornate dalla fine. In quella che è stata un po’ la giornata di svolta del Como nella cavalcata per arrivare ai play off. E non è l’unico rigore fermato da Dino, che già aveva cominciato a mostrare questa dote di pararigori fin dalla Coppa Italia quest’estate. «L’allenamento con mister Paese è molto mirato anche sui rigori. E i risultati si vedono».

Quella fu una parata decisiva, una firma ben leggibile sulla conquista dei play off. Ma Crispino è stato molto bravo anche a Benevento. E in generale in queste ultime giornate, coronamento di un campionato decisamente brillante. Purtroppo quel gol del Matera domenica era un po’ difficile da intercettare... «Purtroppo sì. Ma non è cambiato niente, dai. Dobbiamo andare a vincere a Matera, ma come ho detto, sono ottimista». E in caso di rigori... «Speriamo di non arrivarci, di vincere prima. Preferirei, sinceramente». Anche noi. Ma succedesse, lì tra i pali c’è uno che ci sa fare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA