Carimate, il rumeno ucciso
Il fratello: "Poteva essere salvato"

Parla Stefan, fratello di Ion Mihai Coman, travolto e ucciso sulla Novedratese da una Bmw con a bordo due ragazzi di Cantù e Fino che non si sono fermati a prestare soccorso. "Se si fossero fermati, ora mio fratello potrebbe essere ancora vivo"

CARIMATE E' uno sfogo, quello di Stefan Coman, 24 anni, il fratello di Ion Mihail, il diciannovenne rumeno travolto e ucciso sulla Novedratese da una Bmw che poi non si era fermata. Solo una guardia giurata, arrivata sul posto in un secondo momento, si è accorta del giovane a terra, in condizioni disperate. "Se si fossero fermati - ha spiegato Stefan, in un misto di rabbia e amarezza - forse adesso mio fratello potrebbe essere ancora vivo. Un incidente può capitare a tutti, ma si dovevano fermare".
Si dovrà attendere qualche giorno, invece, per l'interrogatorio di convalida dell'arresto per Vincenzo Pepe, 23 anni, di Cantù, proprietario e conducente della Bmw, e l'amico Andrea Chindamo, 26 anni di Fino Mornasco, il passeggero dell'auto. I due sono stati arrestati dai carabinieri dopo essere andati a denunciare il furto - mai avvenuto - dell'auto con la quale avevano fatto l'incidente. Ma i carabinieri hanno scoperto tutto in breve tempo: le accuse, per loro, sono omissione di soccorso, omicidio colposo e simulazione di reato.

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