I cavalli del Bisbino hanno fame
servono foraggio, mele e carote

Cernobbio: difficoltà dovute al freddo per gli esemplari liberi. Un invito per sabato 12 dicembre «con il sacco in spalla». Appuntamento alle 8.30 davanti all’entrata principale del centro Serfontana con sacchi pieni di mele e carote. Intanto gli ambientalisti si dividono sugli indirizzi da seguire

CERNOBBIO Il destino dei cavalli liberi del Bisbino, entrati nell’asta ereditaria di Roberto Della Torre, sembra essere di nuovo in bilico a seguito di due diverse linee di indirizzo che hanno dato luogo allo scollamento tra i volontari animalisti.  Tutti sono d’accordo per la salvaguardia dell’integrità dei branchi, quello della «Mula» e quello della «Bionda» favorendo anche le spontanee riproduzioni, ma con modalità operative una diversa dall’altra. Dopo l’ennesimo sopralluogo con Francesco Mazza delle Giacche verdi, il primo gruppo a mobilitarsi in favore del branco di avelignesi inselvatichiti, è stata preparata anche una denuncia di sparizione di uno stallone e due cavalle che sarà presentata ai carabinieri. Una preoccupazione che viene ridimensionata da Maria Lucini «Betty» dell’associazione «Aurora» di Cerano Intelvi la quale dopo avere interpellato alcuni soci è arrivata alla conclusione che i branchi a causa della stagione e delle non favorevoli condizioni atmosferiche si sarebbero un po’ frazionati, ma senza sottrazione di esemplari. Preoccupano invece i diversi orientamenti sul da farsi. Alcuni rappresentanti di associazioni vorrebbero mantenere gli animali allo stato brado così come si trovano oggi, altri sarebbero propensi alla cosidetta transumanza ovvero allo spostamento dei branchi tra Pellio e Lanzo d’Intelvi dove le Giacche Verdi potrebbero meglio accudirli nella stagione invernale. Intanto da Luigia Carloni viene un invito per sabato 12 dicembre «con il sacco in spalla a foraggiare i cavalli». Appuntamento alle 8.30 davanti all’entrata principale del centro Serfontana con sacchi pieni di mele e carote, via in macchina fino a Sagno, poi a piedi per la Croce dell’Uomo, Piazzola e Pievenello. L’escursione è aperta a tutti e estesa alle associazioni italiane e svizzere. Informazioni al numero 004179- 3725025.

© RIPRODUZIONE RISERVATA