Il satellite precipita all'alba
A rischio solo l'Altolago

La Nasa rivede i tempi di rientro del satellite Uars: i detriti dovrebbero precipitare nella fascia oraria che sfiora la nostra provincia. Qui i consigli della Protezione civile

COMO  Diminuiscono le probabilità che alcuni frammenti del satellite Nasa Uars cadano sull'Italia. Dall'1,5% le probabilità sono scese allo 0,9% a causa di un rallentamento della caduta del satellite. Esclusa praticamente definitivamente la possibilità che il satellite entri nell'atmosfera nella fascia oraria tra le 21.25 e le 22.03 di oggi.
Pertanto, rimane solo una fascia di interesse per l`Italia, quella tra le 3.34 e le 4.12 di domani, sabato 24 settembre.




Vista la nuova rivisitazione dello scenario, il territorio potenzialmente interessato in Lombardia riguarda le province di Brescia e Sondrio. Non è escluso che, in caso di cauda detriti del satellite Uars in quella finestra temporale, qualcuno di questi possa finire nella zona dell'Altolago.



Questi gli ulteriori aggiornamenti sulla base delle indicazioni e delle valutazioni fornite dal Comitato tecnico scientifico in seguito all'ultimo bollettino emesso dall'Istituto Isti del Cnr sono:
- ritoccata all'0,9 la percentuale della probabilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere in territorio italiano

- l'esclusione della prima traiettoria nei possibili scenari.

Pertanto, cresce la probabilità che la finestra temporale di rientro che interessa l'Italia sia quella dalle 3:34 e le 4:12 di sabato 24 settembre. Più in generale, la previsione di rientro del satellite è centrata intorno alle 23:30 di oggi (ora italiana).
Sempre secondo le simulazioni dei computer, almeno 26 pezzi del satellite potrebbero cadere in un raggio di 800 chilometri e in questa zona rientra anche l'Italia. E soprattutto il Nord, Lombardia compresa.

Le variazioni nella luminosità, rilevano gli esperti, sarebbero infatti così rapide e importanti da essere visibili molto facilmente a occhio nudo. Secondo le previsioni della Nasa è però probabile che il satellite Uars non sarà totalmente distrutto nell'impatto: da qui i timori per i 26 frammenti potenzialmente pericolosi.

Il rischio che possano esserci danni per gli esseri umani è pari a 1 su 3.200. Grande quanto un autobus, il satellite era in orbita da 20 anni per raccogliere dati sulla fascia di ozono che protegge la Terra dai raggi ultravioletti.
La sua caduta è probabilmente la conseguenza dell'impatto con i detriti di un altro satellite, avvenuto pochi anni fa.


L'Agenzia spaziale statunitense raccomanda di non toccare eventuali frammenti non per la tossicità o la temperatura (il riscaldamento avviene solo nella parte alta dell'atmosfera) ma per evitare il rischio di tagliarsi con il metallo; l'Uars non contiene alcun componente radioattivo.

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