Allarme amianto
Lastre tra le case

I tecnici Asl scoprono la presenza di Eternit deteriorato. Il sindaco: «Elevato rilascio di fibre nell'aria»

COMO I toni, per quanto burocratici, sono perentori. A cominciare dall'ordinanza: contingibile e urgente. Il sindaco Stefano Bruni prende carta e calamaio e scrive alla Holcim per ordinare la bonifica e lo smaltimento delle lastre d'amianto che sono rimaste a macerare e a sgretolarsi ad Albate, a due passi da un complesso residenziale.
Sotto la lente è finita l'area dell'ex cave Mannini di via del Gelso, nell'area del Bassone. Sui terreni di proprietà della società di calcestruzzi l'Asl ha trovato due edifici - di circa 3mila metri quadrati - la cui copertura è in lastre di cemento amianto in «avanzato deterioramento».
Ecco cosa scrive il primo cittadino nell'ordinanza: «Il 24 ottobre l'Asl comunicava che, a seguito di sopralluogo eseguito da proprio personale, era stata accertata la presenza presso l'area dismessa di via del Gelso di stabile con copertura in eternit vetusto e danneggiato in più punti, nonché un notevole quantitativo di lastre in cemento amianto abbandonate a terra, che comportano un elevato rischio di rilascio di fibre di amianto nell'aria». Toni preoccupanti per una situazione che, evidentemente, crea allarme.
E chissà da quanti anni la situazione nell'ex cave Mannini, un tempo utilizzata per l'estrazione e la lavorazione di inerti, è così degradata. L'allarme, però, è scattato solo ora, dopo l'avvio dell'iter di valutazione ambientale strategica in vista del piano attuativo industriale proposto dalla stessa Holcim.
Sull'area, ampia 24mila metri quadrati, dovrebbe sorgere un maxi capannone industriale, in seguito a un piano già approvato nel 2004, ma rivisto in seguito al via libera definitivo del disegno del tracciato della tangenziale di Como.

Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola mercoledì 30 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Amianto