Como a Crotone
per una prova d’orgoglio

Dopo la bella prova di martedì con il Cagliari, Cuoghi spera di bissare

Potrebbe essere il giorno della festa del Crotone, potrebbe essere quello della retrocessione del Como. Eppure nonostante tutto viene ancora difficile vedere il Como vittima certa della squadra di Juric oggi pomeriggio. Nonostante un ambiente caldissimo in tutti i sensi, nonostante i 45 punti che dividono le due squadre. nonostante lo stadio pieno, nonostante tutto questo, come diceva alla vigilia mister Cuoghi «i tifosi non entrano in campo. Abbiamo giocato a testa alta contro il Cagliari, contro giocatori fisicamente molto forti oltre che tecnicamente, e noi non ci siamo mai spaventati». Il Crotone, però, difficilmente potrà cadere nell’errore di sottovalutare un po’ la partita, come può essere accaduto al Cagliari martedì sera. «No, non lo credo nemmeno io. Certamente la situazione è molto diversa. Giocano in casa, sono pronti a festeggiare, non mi sembra che possano rischiare di fare brutta figura. Però noi non siamo lì per partecipare alla festa. Io sono contento per loro se vanno in serie A perchè se lo meritano veramente. Ma non questa volta, tanto di tempo ne hanno ancora...»

Alle prese con una lunga lista di assenti per problemi fisici - Cassetti, Fietta, Cech. Ghezzal. Pettinari e Kukoc non sono convocati, oltre ad Ambrosini che è squalificato -, Cuoghi sceglie una variazione tattica che nei piani del mister consentirà al Como di proporre tante possibili soluzioni di gioco, per una squadra decisamente pronta a spingere e non a chiudersi aspettando di parare i colpi del Crotone.

Si gioca con il 4-3-2-1

È un 4-3-2-1 il disegno sul campo scelto da Cuoghi per questa sfida. Una piramide che parte dalla base a quattro della linea dei difensori - Madonna, Giosa, Casasola e Marconi - passa per un trio centrale in cui si schiereranno Basha in mezzo e Barella e Cristiani ai suoi fianchi, avanza con due giocatori - Lanini e Bessa - posizionati da mezzepunte alle spalle del terminale, ovviamente Ganz. Un’idea nuova, per cercare di tirare fuori il meglio da tutti. Le alternative in panchina sono poche: tra le nove riserve ci sono tra l’altro i due portieri e tre ragazzi della Primavera: Tentardini, Mandelli e Cicconi,

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