Como, al lavoro in anticipo

Dopo il 4-0 subito dall’Ascoli cancellato il secondo giorno di riposo, per meditare sulla sconfitta

Soglia di allarme? Medio alta. La sconfitta, clamorosa per le dimensioni, del Como con l’Ascoli (0-4), ha lasciato il segno. Un uppercut in peno volto, di quelli che ti fanno vacillare. Così, per riprendersi subito, il Como ha deciso di cancellare uno dei due giorni di riposo che erano previsti in virtù del fatto che la prossima partita sarà domenica. Ieri tutti convocati a Orsenigo, un giorno prima rispetto al programma. A meditare, a parlarsi, a capire. La cancellazione del giorno di riposo dimostra come la sconfitta di sabato abbia bisogno di una analisi interna. Prima (si spera) di archiviarla come un semplice episodio. Sotto la lente di ingrandimento, il rendimento del reparto difensivo, la ipotetica necessità di lavorare su moduli diversi, anche per consentire al reparto arretrato una copertura adeguata dal centrocampo. Domenica, dopo aver preso il primo gol, la squadra ha subito gli altri tre in contropiede, e non a difesa schierata. Segno che è saltato qualcosa nell’equilibrio della squadra, anche nell’impeto di generosità nell’andare avanti per cercare di recuperare le situazione, al di là degli errori in difesa. Che ci sono stati.

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