Avvocato aggredito e rapinato
Il pm chiede 2 anni e 8 mesi

Davanti al giudice 5 giovani. Il pestaggio un anno fa in via Bossi. Il difensore di uno degli imputati si oppone: «innocente. Dev’essere assolto»

Una cosa è certa: il 26 febbraio dello scorso anno un avvocato comasco finì in ospedale picchiato senza pietà, con una prognosi di ben 35 giorni, dopo che un manipolo di giovani lo aveva preso di mira e lo aveva aggredito.

Le certezze, però, finiscono qui. Perché i cinque giovani finiti davanti al giudice accusati di aver picchiato e derubato della ventiquattr’ore un avvocato che stava rientrando a casa, si dichiarano innocenti. E mentre quattro di loro sono pronti anche ad affrontare un processo per difendersi, il quinto - che ha chiesto il rito abbreviato, quindi con sentenza emessa in udienza preliminare e sconto di un terzo della pena in caso di condanna - ha chiesto (per bocca del suo avvocato, Alberto Venco) l’assoluzione.

È attesa per metà febbraio la sentenza del giudice per le udienze preliminari Luciano Storaci a carico di cinque imputati accusati dell’aggressione di un anno fa: Riccardo Fazio, 19 anni di Laglio, Zenedine Nsir, 20 anni di Maslianico, Daniel Cantinazzi, 20, di Como, Riccardo Monzù, di Como, 20 anni e Alex Rimoldi, lui pure ventenne con residenza a Maslianico.

A chiedere il rito abbreviato è stato Fazio. Nel corso della discussione, che si è tenuta ieri mattina, il pubblico ministero Antonio Nalesso - titolare del fascicolo d’indagine - ha sollecitato per l’imputato una pena di due anni e otto mesi di carcere. Il suo avvocato, come detto, ha invece insistito per l’assoluzione con formula piena del giovane assistito. Il giudice ha riservato la decisione: la emetterà a metà febbraio assieme a quella degli altri quattro coimputati, per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio.

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