Botte tra genitori per il cellulare rotto
«Falso, mi ha aggredita per gelosia»

Un incidente tra due ragazzini si trasforma in una lite a calci e schiaffi tra gli adulti a Maslianico. Il caso in Tribunale. La presunta vittima: punita per la mia relazione col marito dell’altra mamma

Sembrava un banalissimo processo per lesioni, quello che si è aperto nei giorni scorsi in Tribunale a Como. E invece le testimonianze rese davanti al giudice hanno aperto un vaso di Pandora fatto di rancori e tradimenti evidentemente non ancora sopiti, nonostante siano già trascorsi cinque anni da quei fatti.

Era affollato il palazzo di giustizia, alla prima udienza in dibattimento per le lesioni riportate da una donna di Maslianico (niente nomi, ci sono un paio di minorenni di mezzo), madre di un ragazzino che all’epoca frequentava le scuole medie del paese e che era reduce da un “incidente” avvenuto la mattina a scuola con un compagno.

“Incidente” per il quale si erano poi affrontati, con conseguente intervento della polizia, le coppie di genitori dei ragazzi. Nel processo si è seduta - come parte lesa - di fronte al giudice la mamma del compagno che avrebbe rotto il telefonino e racconta la sua verità: il cellulare? «Tutta una scusa» spiega. In realtà a scatenare la rabbia dell’altra mamma sarebbe stata la relazione avuta dalla donna con il marito dell’imputata. Ha scoperto la tresca e si sarebbe così voluta vendicare.

Vero? Falso? La versione degli imputati - i genitori dell’alunno che si è ritrovato con il telefonino rotto - è attesa per la prossima udienza. Così come la testimonianza degli agenti di polizia costretti, loro malgrado, a intervenire per riportare la calma tra gli adulti che hanno cercato di risolvere un diverbio tra ragazzini alzando le mani gli uni contro gli altri.

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