Cavalcavia da 900mila euro
per la strada senza uscita

Il sindaco di Grandate bocciò il progetto su via Giovio ma la Regione vuole eliminare tutti i passaggi a livello. In via Madonna della Noce intervento da 1,2 milioni

Un cavalcavia da 900mila euro in una stradina a fondo cieco. La Regione Lombardia reputa come prioritaria e urgente la chiusura dei tre passaggi a livello di Grandate. Di sicuro lo è quello della stazione al confine con Breccia, dove fervono i lavori per realizzare il nuovo sottopasso ciclo pedonale, conclusi i cantieri le auto dovranno fare il giro da via Leopardi e da via Giuditta Pasta per dirigersi verso Como.

Per bloccare le sbarre in via Madonna del Noce invece il Pirellone ha stanziato un milione e 200mila euro, una cifra utile a costruire un sottopasso o una sopraelevata per riuscire a raggiungere la piazzola ecologica comunale e le poche industrie del comparto.

Però nel bollettino ufficiale regionale, pubblicato all’inizio di agosto, si legge anche lo stanziamento di ben 900mila euro per chiudere il passaggio a livello di via Giovio, una stradina a fondo cieco che sbatte contro gli alti muri di Pedemontana.

Se si percorre questa via, passato un primo parcheggio a servizio di qualche ditta e di un ristorante, si arriva a superare i binari in una manciata di metri, ma oltre c’è un solo caseggiato che ospita una singola azienda. Per queste ragioni anche il sindaco di Grandate Monica Luraschi, che abbiamo provato a contattare anche questa settimana, prima dell’estate aveva bollato come eccessiva l’idea di costruire in via Giovio un cavalcavia, per descrivere quest’opera aveva utilizzato il termine «faraonica», ripromettendosi di aprire un dialogo con la Regione e le Ferrovie Nord.

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