Comense, negato il palazzetto
Rabbia per il saggio sfrattato

Festa trasferita dal Palasampietro a Cernobbio e divisa in due parti. Cavadini: «Problemi per la prevenzione incendi, al massimo cento persone»

Niente saggio di fine anno al Palasampietro, come da tradizione, per la Comense (ginnastica ritmica, artistica e atletica leggera), ma trasloco forzato a Cernobbio. La comunicazione è stata inviata ieri ai circa 300 allievi dalla presidente Patrizia Bollinetti che scrive testualmente: «Quest’anno organizzare il saggio non è stato facile, e non perché non sapevamo trovare il tema della festa, oppure perché le atlete non fossero pronte per eseguire gli esercizi, ma perché le istituzioni che gestiscono il Palasampietro non ci permettono l’uso della struttura (per problemi burocratici che non riescono a risolvere)».

Da qui la decisione dei vertici della società sportiva di trasferirsi a Cernobbio e non più in un’unica sera. «Siamo costretti - dice ancora Bollinetti - a dividere in due momenti il saggio: la prima parte vedrà impegnate le atlete della ginnastica ritmica, la seconda quelle della ginnastica artistica e dell’atletica leggera».

Dal canto suo l’assessore allo Sport del Comune di Como Luigi Cavadini non nasconde i problemi che stanno interessando la struttura nel Comune di Casnate, ma con la quale negli anni scorsi Palazzo Cernezzi aveva stretto un accordo contestualmente alla chiusura del palazzetto di Muggiò. «Da qualche tempo - ha spiegato ieri Cavadini - non si può consentire l’utilizzo del Palasampietro in presenza di oltre cento persone per una serie di disposizioni legate alla normativa sulla prevenzione incendi. Il saggio di fine anno è una manifestazione che supera il numero e per questo non è possibile che venga utilizzata la struttura».

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