Como, tutti in coda per i lavori
La rivolta degli automobilisti

Nel mirino via Scalabrini, viadotto e ferrovia. Gli artigiani: «Cantieri nelle stesse zone, così non va»

Como

Tutti in coda nelle ore di punta con disagi pesantissimi nella zona tra Camerlata e Lazzago. Gli automobilisti alzano la voce per la concomitanza di cantieri in via Scalabrini (chiusa nel tratto tra via Del Lavoro e la rotonda con via Clemente XIII), la chiusura del passaggio a livello di Grandate (che aumenta il traffico alla rotonda dell’alambicco a Lazzago), i cantieri in via D’Annunzio (con rallentamenti e senso unico alternato) e, ovviamente, il divieto di transito ai mezzi pesanti (oltre le 7,5 tonnellate) sul viadotto che collega l’Oltrecolle alla Canturina.

«È davvero un bel problema quello che si sta vivendo in questo periodo per i trasporti - commenta Marco Galimberti, presidente di Confartigianato - e in questo il nodo di Camerlata è cruciale. Partendo dal viadotto due sono le perplessità: il ponte non è stato fatto molto tempo fa e dover già rinunciare all’utilizzo è incredibile, ma soprattutto quello che succede quotidianamente sulle nostre strade dimostra l’urgenza di concludere il secondo lotto della tangenziale. La chiusura del viadotto è la goccia che fa traboccare il vaso». E sulla situazione di Camerlata e Lazzago dice: «C’è la necessità di una viabilità più adeguata. Chiudendo le strade in più punti nella stessa zona si creano molti problemi a chi si muove per lavorare. Uno cerca una via d’uscita, cerca di fare un’altra strada e poi si trova bloccato da un altro cantiere».

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