Due rotatorie al posto dei semafori
Il sindaco: «Meno traffico a Fino

Giuseppe Napoli: «Centro più vivibile con le opere da realizzare per l’arrivo del nuovo supermercato». Ma intanto slitta ancora l’ok definitivo al cantiere

«Grazie al nuovo supermercato riusciremo a fare di via Garibaldi il centro del nostro paese». Questa è la promessa del sindaco Giuseppe Napoli, nel frattempo però c’è un “giallo” perché dal prossimo consiglio comunale è sparita all’ultimo momento l’approvazione finale del supermercato stesso. Chi abita a Fino Mornasco conosce molto bene l’argomento: è in discussione ormai da un decennio. L’amministrazione comunale con l’arrivo di Esselunga tra via Guanzasca e via Risorgimento vuole rivoluzionare la viabilità in centro.

Sono opere per una decina di milioni di euro che permetteranno la chiusura definitiva delle sbarre del passaggio a livello, con un nuovo girone dietro la stazione verso un più grande sottopasso in via Scalabrini, oltre a una rotatoria all’uscita dell’autostrada. «Oltre a questo però contiamo di incassare circa un milione di euro da spendere sempre sullo stesso tema – dice Napoli – faremo bello il tratto centrale di via Garibaldi. Non sarà una ztl, nemmeno una zona pedonale, ma una riqualificazione per moderare il traffico, quel flusso di 35mila automobili che passa ogni giorno».

In sostanza l’intenzione è costruire una rotatoria in piazza Odescalchi, davanti alla chiesa e una in piazza della Tessitura, al posto dei semafori. I marciapiedi verranno allargati con dei filari di alberi da piantumare: il tentativo è rallentare i mezzi e scoraggiare il passaggio dei camion.

Questo è il cuore del progetto chiamato “Fino Via”. Tutto però passa dalla costruzione del supermercato. Venerdì mattina il sito comunale ha pubblicato la convocazione del consiglio per il 27 aprile, all’ordine del giorno si leggeva “Approvazione definitiva del piano attuativo Esselunga”. Pochi minuti dopo il punto è stato cancellato. «È stato solo un errore materiale – risponde il sindaco – speravamo di poter andare al voto, ma la società costruttrice deve ancora rivedere dei documenti, la bozza finale dell’accordo. Comunque sia ci siamo quasi».

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