Excasa delle cosche a Fino
Ospiterà i papà separati

Sono iniziati i lavori per ristrutturare il casale sequestrato alla ’ndrangheta.La Regione aveva stanziato 250mila euro nel 2013. Il sindaco: «Sarà pronto la prossima estate»

La cascina di Socco confiscata alla criminalità organizzata sta cambiando faccia e già da questa estate potrebbe ospitare i papà separati. Da circa due settimane, ma questa volta per davvero, sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell’immobile di via Primo Maggio un tempo appartenuto alla famiglia ’ndranghetista Piromalli.

Nell’ormai lontano febbraio del 2013 la Regione Lombardia aveva riconosciuto al Comune di Fino Mornasco ben 250mila euro per far partire i cantieri e riqualificare l’abitazione per fini sociali, ma solo all’inizio di questo mese si sono visti a Socco gli operai.

L’impresa, la Rolli di Monza, scelta con un bando a cui hanno potuto partecipare solo ditte di una speciale “white list” suggerita dalle prefetture, ha comunque tempo fino alla fine di marzo, inizio aprile, per consegnare i due nuovi appartamenti.

L’intenzione dell’amministrazione comunale è assegnare i due trilocali nel periodo estivo. L’ipotesi iniziale era dare le chiavi delle due case a nuclei in difficoltà, a chi è stretto dalla morsa della crisi, ora il Comune di Fino Mornasco sta orientando con più precisione le sue scelte.

«Tra le tante fragilità presenti sul nostro territorio – dice Giuseppe Napoli, il primo cittadino – ci stiamo interessando al problema dei padri separati. Sono uomini, adulti, che perdono l’indipendenza, hanno magari gli alimenti da pagare, ma non più una sicurezza lavorativa».

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