Grandate, sventò uno scippo
Henry: «Ma non chiamatemi eroe»

Un nigeriano tra i candidati alla “Coccinella d’argento”: scoprì e affrontò due borseggiatori. «Poi mi sono nascosto: avevo paura di ritorsioni». Il sogno adesso è portare in Italia sua figlia

«Appena ho visto il borseggiatore mi sono buttato». Henry Samuel Osabohien, 32 anni, nigeriano, sarà con ogni probabilità il cittadino benemerito di Grandate per l’anno 2016. L’associazione “Grandate il mio paese” capeggiata da Dario Lucca infatti ha candidato l’immigrato al premio annuale “La Coccinella d’argento”, un riconoscimento per aver sventato a settembre uno scippo ai danni di un’anziana, nel parcheggio dell’Iper.

«Grazie mille, sarei onorato» esordisce Henry, che per mesi non si è fatto trovare dai membri dell’associazione “Grandate il mio paese”: ha preferito nascondersi per paura di ritorsioni o vendette dei ladri.

E aggiunge: «Non credo di aver fatto chissà cosa, quando ho visto quell’uomo che rubava la borsetta alla signora, impegnata a caricare le buste della spesa in auto, ho reagito in automatico. Purtroppo il ladro aveva un complice ed i due insieme erano più forti di me».

«Però me la sono cavata - spiega ancora -, la borsetta non l’hanno portata via e i carabinieri in seguito sono riusciti a fermare almeno uno dei due malviventi». Henry risiede da sei anni a Como ed è diplomato al politecnico nigeriano Auchi Polytechnic.

È dovuto fuggire dall’Africa, dalla crisi umanitaria e dalla guerra civile:il suo più grande sogno è trovare qui la stabilità economica per portare in Italia la piccola figlia, Treasure, rimasta con la famiglia nel continente nero, a Benin City.

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