Interrogato l’aggressore di don Agostino
«Volevo i soldi, non ho ferito nessuno»

Ponzate, il giovane in cella da lunedì nega di aver rapinato l’ex parroco di Tavernerio

La rapina? «Ho soltanto chiesto un’offerta». Il coltello? «Era del prete, io non ero armato». Le minacce? «Non è vero, l’ho solo insultato». A sentire il giovane di Tavernerio fermato dai carabinieri con l’accusa di aver ferito a coltellate don Agostino Clerici nel corso di una rapina, l’aggressione di lunedì mattina nella casa parrocchiale accanto alla chiesa di Santa Brigida, a Ponzate, non sarebbe mai avvenuta. Tutto un malinteso. E le ferite che hanno costretto l’ex parroco di Tavernerio a rivolgersi al pronto soccorso? Se l’è fatte da solo, avrebbe detto al giudice il ragazzo che era uscito dal carcere giusto un paio di giorni prima che i carabinieri lo ammanettassero con l’accusa di essere lui l’autore dell’aggressione al sacerdote con casa a Ponzate.

Luca Montone, 29 anni in gran parte spesi a entrare e uscire dal Bassone, è stato interrogato dal giudice delle indagini preliminari il quale non ha creduto alla versione dell’indagato: ha convalidato il fermo e ha disposto la custodia cautelare in carcere.

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