Nasce il «Gioco del futuro»
L’ha ideato un pendolare

Sviluppato a Villa Guardia con due amici: adesso si cerca un produttore. È un mix di scacchi, dadi e carte ma molto più dinamico, colorato e fantasioso

Un gioco da tavola inventato ed interamente realizzato nella sua versione dimostrativa a Villa Guardia. È quello che Luigi Viazzo, inventore ed appassionato di giochi, nonché papà e web designer, ha creato con la collaborazione dell’illustratore e fumettista comasco Stefano Misesti e la supervisione di Michele Caldarelli, gallerista e critico d’arte.

Il gioco per il momento non ha nome: si chiama semplicemente “gioco del futuro”, un nome provvisorio “in cerca d’autore ispirato”, come precisa il suo inventore. Trovare un nome potrebbe essere divertente tanto quanto averlo inventato, soprattutto per chi è appassionato di scacchi, dama, dadi e carte e per tutti coloro che hanno vissuto l’esperienza dei pendolari frequentatori delle Ferrovie Nord che giocavano a carte sul treno.

Viazzo, classe 1968, è un giocatore di scacchi, “mediocre” aggiunge lui. Ha creato il gioco per riunire le persone attorno a una tavola. Si tratta di una pedana scacchiera con 64 caselle e le 8 pedine, disegnate da Misesti, i personaggi degli scacchi senza i pedoni (re, regina, torre, cavallo e alfiere) e poi carte per 4 schieramenti diversi di gioco contraddistinte dai semi delle carte francesi declinati in altrettanti scenari: i cuori con le leggendarie Sirene, le picche con l’atmosfera della narrativa fantascientifica dello Steampunk, i quadri con i draghi ed i fiori con un ambientamento arcimboldesco. «Si può giocare anche in solitario oppure in due o 4 giocatori, in tre se c’è il morto come a poker – dice Luigi – ci siamo divertiti un sacco nel creare questo gioco, poi si vedrà», aggiunge lanciando la proposta a chi volesse produrre il gioco.

Altri dettagli sul giornale in edicola mercoledì 1° novembre.

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