Padre Lurati vescovo
Da Lipomo a Il Cairo

L’ordinazione del missionario comboniano seguita dai fedeli che lo avevano visto diventare prete Dal 1995 in Sudan e in Egitto: «Fede ed entusiasmo»

Nella chiesa egiziana di San Giuseppe, retta dai frati francescani, a Il Cairo, padre Claudio Lurati, missionario comboniano nativo di Lipomo, è stato ordinato vescovo.

La solenne celebrazione, che ha visto la partecipazione di numerosi religiosi delle diverse chiese orientali, dal patriarca di Gerusalemme a quello della Turchia, al nunzio apostolico, è stata presieduta da sua eminenza Leonardo Sandri, prefetto della congregazione delle chiese orientali e sottodecano del collegio dei cardinali.

Al termine della messa monsignor Lurati, parlando prima in lingua araba e poi in italiano si è rivolto sia ai presenti che a quanti hanno seguito la cerimonia da remoto. «Voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa celebrazione o dal vivo, qui nella chiesa di San Giuseppe, o attraverso internet. Voglio ringraziare anche tutti coloro che hanno accompagnato le diverse tappe della mia vita, e anche tutti i passaggi ultimi di questi mesi che ci hanno portato a questo momento. Mi sono sentito accompagnato con l’incoraggiamento, la preghiera e la fiducia. “Cercate anzitutto il regno di Dio” è il motto che ho scelto per il servizio episcopale che mi attende». Il neo vescovo è stato ordinato sacerdote il 23 dicembre 1989 a Lipomo. Per i primi anni di sacerdozio si è dedicato alla stampa missionaria, mentre nel 1995 è stato inviato nell’attuale Sud-Sudan. Dal 1997 è stato trasferito in Egitto, dove ha svolto il ministero parrocchiale fino alla nomina a Vice Superiore della Delegazione dei Missionari Comboniani nel 1999, diventandone poi Superiore dal 2002 al 2007. Ha svolto il compito di Economo Generale della sua Congregazione. Il 6 agosto 2020 papa Francesco lo ha nominato Vicario Apostolico di Alessandria di Egitto che conta circa 60 mila cristiani cattolici latini, distribuiti in 16 comunità, di cui cinque gestite da comboniani.

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