Prima i profughi poi le unioni civili
Casnate, altra svolta di Bulgheroni

Il sindaco amplia la possibilità per le cerimonie tra persone dello stesso sesso: oltre che in municipio si potranno svolgere anche in location di lusso

Ormai ha abituato a stupire Fabio Bulgheroni: il sindaco di centrodestra, dopo l’invito ad accogliere i profughi nelle case sfitte del paese, amplia le possibilità per i matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Unioni civili più dignitose in paese in fatti dopo che il consiglio comunale ha deliberato di modificare il regolamento interno, permettendo di celebrare il rito in tutte le sale della villa comunale, parco compreso dove ci sono angoli deliziosi, perché la cerimonia abbia un allure più solenne. «La legge – ha spiegato il sindaco in consiglio comunale – prevede che le unioni civili possano essere ratificate soltanto in uno degli uffici amministrativi del municipio, in costanza di lavoro degli impiegati».

E agiunge: «Questo lede il diritto ad una cerimonia che possa dirsi tale, per questa ragione abbiamo pensato di modificare questa regola e di permettere la celebrazione di questi particolari matrimoni anche in sale più eleganti, perché la festa abbia la solennità dovuta al momento».

Ad oggi, in paese, unioni civili non ne sono ancora state celebrate ma la lista d’attesa è lunga: sono almeno 12 le coppie che hanno fatto richiesta da vari paesi della zona, probabilmente, ha spiegato il sindaco, anche in funzione di questa nuova regola che permette una festa con tutti i crismi.

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