San Fermo, azzerato il debito
Le famiglie risparmiano 400 euro

Il buco da 800 mila euro con Corte dei Conti e Stato appianato con 6 anni di anticipo

Un risparmio di 400 mila euro per le tasche dei cavallaschini ed inoltre il buco di bilancio dell’ex Comune di Cavallasca, dopo due anni, è già solo un brutto ricordo.

Il Comune tra i più ricchi ed invidiati della zona, amministrato da Pierluigi Mascetti, diventato un unico ente con Cavallasca a partire dal 1 gennaio 2017, non solo ha ben assorbito la “botta” dei debiti, sforamento del patto di stabilità e altre spese obbligatorie dell’ex Cavallasca, ma ha già rimborsato in anticipo di 6 anni rispetto al termine del 2024 il piano di rientro pattuito da Cavallasca con la Corte dei Conti ed il Ministero delle Finanze. Gli 800 mila euro di buco di bilancio scoperti a Cavallasca nel 2016 sono solo un brutto ricordo e c’è di più: le aliquote di Imu ed Irpef più la tariffa Tari che erano schizzate alle stelle per i cavallaschini sono già state riportate allo standard di San Fermo con un risparmio totale per i cittadini di Cavallasca di 400 mila euro.

Facendo un conto empirico, contando 2.973 abitanti di Cavallasca, si registra un risparmio di 134 persone. Considerando una media di 3 persone a famiglia, si tratta di 403 euro risparmiati a nucleo. Le aliquote pagate al top nel 2016 dai cavallaschini per rientrare dal dissesto finanziario con l’Imu al 10,6 e l’Irpef allo 0,8 percento nel 2017 sono passate allo 7,6 (Imu) e allo 0,35 percento l’addizionale Irpef.

«E’ stato un anno di transizione», ha detto l’assessore al bilancio Fabio Ansideri riferendosi al 2017 spiegando con chiarezza come il buon risultato si è ottenuto solo grazie alla fusione con maggiori trasferimenti statali di 752 mila euro per il 2017 e grazie all’ottimo lavori degli uffici ragioneria e tributi del Comune.

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