Senza passaggio a livello
a Fino 2.000 auto in meno

Con la chiusura delle sbarre vicine alla stazione verranno ridotte le emissioni nel centro del paese. E solo il 25% del Pm10 deriva dal transito di veicoli

Davanti al passaggio a livello di Fino Mornasco aspettano ferme tutti i giorni, per un totale di quattro ore, in media 1.920 automobili. Nello studio sull’impatto ambientale del nuovo girone viabilistico, redatto dall’architetto Carlo Luigi Gerosa, su richiesta della Regione Lombardia, in particolare sulla definitiva chiusura delle sbarre della stazione di via Risorgimento, i periti tecnici hanno fatto il calcolo di quante auto e camion devono fermarsi ogni volta che passa un treno.

Sempre dalla stessa relazione emerge però un secondo, importante dato. Il traffico non è il primo responsabile dell’inquinamento dell’aria a Fino Mornasco. Infatti il 25,5% del pm10 che si respira nell’aria è dovuto al trasporto su gomma, ai camion e alle macchine quindi, ma il 69% lo si deve invece alla combustione non industriale.

Ovvero agli impianti di riscaldamento delle case, dei negozi, degli edifici pubblici, siano essi a tecnologie a gas metano, oppure stufe a legna, ma anche camini, tra i maggiori indiziati per il contributo alle polveri sottili. Se sul traffico i finesi si interrogano per migliorare la situazione e cambiare la viabilità anche un rinnovo delle caldaie potrebbe entrare in agenda per giovare all’ambiente.

Altri dettagli sul giornale in edicola giovedì 19 gennaio.

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