Tre mesi con le dogane chiuse
«Funziona, sotto con le altre»

I consiglieri della Lega Ticinesi tornano alla carica dopo la prima fase, attualmente solo Drezzo e Ronago con le sbarre abbassate alla sera

Di giorno frontaliere, dal tramonto rapinatore. Insomma il perfetto identikit del “pendolare del crimine”, tanto che forze di polizia e autorità ticinesi non hanno dovuto far altro che aspettarlo alle 5.30 a Novazzano per procedere all’arresto.

E’ lui, comasco di 57 anni, ad aver rapinato l’8 luglio a volto scoperto un distributore a Ponte Cremenaga, a due passi dal confine. E così al giro di boa (tre mesi) della chiusura notturna dei tre valichi minori - Drezzo di Colverde e Ronago ricadono sul Comasco, il terzo ironia della sorte è proprio quello di Ponte Cremenaga - ecco che la Lega dei Ticinesi alza nuovamente il tiro, sfidando a duello le diplomazie italiane.

Utilizzando come cassa di risonanza il sempre pungente “Mattino della Domenica” (il settimanale del partito fondato da Giuliano “Nano” Bignasca, scomparso nel marzo del 2013), il consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi, Lorenzo Quadri, è tornato a chiedere la chiusura notturna - e con effetto immediato - di tutti i valichi minori di confine. «La misura in questione deve essere resa definitiva ed estesa a tutti i valichi secondari. Questo infatti ha stabilito il Parlamento federale approvando la mozione della consigliera nazionale leghista Roberta Pantani. E che nessuno si sogni di “calare le braghe” davanti agli immancabili strilli italici che torneranno a sollevarsi davanti all’applicazione integrale di quanto deciso dalle Camere Federali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA