Vandali e writer sul serbatoio
Acquedotto di Grandate a rischio

Allarme per la struttura aperta dove i ragazzi possono salire facilmente, rischiando di cadere. L’opposizione chiede di mettere una recinzione efficace anche per impedire inquinamenti

Degrado all’impianto dell’acquedotto di Grandate, tra graffiti, rifiuti e ragazzini che si arrampicano sopra le vasche. La struttura pensile principale si trova in cima alla collina. L’area non è delimitata da reti e recinzioni, non ci sono cancelli, chiunque può arrivare alle vasche. In realtà la costruzione più nuova, alta svariati metri, ha la porta chiusa con un lucchetto.

Visti i graffiti però, colorati non sulla torre, ma sopra al primo basamento, lasciano intendere che dei writers si arrampichino con facilità.

Di certo salgono sopra alla seconda costruzione, più bassa. Lì c’è una scala con un lucchetto, ma non occorre essere degli acrobati per salire in cima. Il pensile non utilizzato ha sulla tettoia un tombino distrutto, da dove è possibile entrare o buttare all’interno qualsiasi cosa.

«Manca una recinzione, non c’è nessuno tipo di delimitazione all’acquedotto – Dario Lucca, capogruppo della minoranza comunale “Grandate il mio paese” rilancia la segnalazione – già tempo fa avevo chiesto un intervento. Dimenticando per un attimo il decoro urbano, senza fare terrorismo, lasciare che chiunque e in qualsiasi momento possa arrampicarsi sull’acquedotto non è certo il massimo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA