Villa Guardia, muore a 46 anni
Lascia la moglie e due figli

Oggi i funerali di Alessandro Viola, assistente di volo a Linate. I suoi ragazzi: «Godetevi ogni secondo che passate con i vostri cari»

Un uomo stupendo per quello che trasmetteva, per la sua bontà, determinazione, capacità e dolcezza. Un marito eccellente, un papà amorevole, un collega e un amico meticoloso e serio sul lavoro, sempre disponibile all’aiuto, stimato. Alessandro Viola, classe 1970, è stato portato via a tutti coloro che gli volevano bene da un tumore che non gli ha dato nemmeno il tempo di lottare.

Sebbene abitasse in paese da pochi anni, dal 2004, e lavorasse a Linate, al centro radar dove, per Enav, controllava il traffico aereo, tantissimi si sono stretti ai suoi figli e a sua moglie, nell’ultimo saluto di ieri pomeriggio a Maccio. Alessandro era uno sportivo, amava le cose semplici delle sue giornate con i figli, li portava in piscina e a sciare, semplicemente stava con loro.

Uno dei figli, Federico, frequenta le scuole elementari, l’altro, Stefano, il liceo scientifico. «Alessandro è sempre stato determinato – racconta Elisabetta Farolfi, sua moglie – diplomatosi con il massimo dei voti è diventato ufficiale dell’aeronautica militare poi nel 1997, un anno prima di sposarci, è entrato in Enav lavorando al centro radar di Linate, unico per tutto il nord Italia. Fino all’ultimo era convinto di farcela».

Durante il funerale, svoltosi oggi pomeriggio a Maccio, Stefano, 15 anni, ha consigliato a tutti: «Godetevi ogni secondo che passate con i vostri cari, da una risata, a una piccolezza, non date nulla per scontato». «Accogli tra le tue braccia il mio papà», ha detto Federico alla preghiera dei fedeli e al termine della funzione i suoi compagni lo hanno abbracciato.

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