A scuola anche d’estate
L’appello: «Studenti, aiutateci»

I presidi delle superiori hanno chiesto agli alunni i loro interessi per proporre il pacchetto estivo Il Giovio: «I ragazzi non sono entusiasti»

Coinvolgere gli studenti nella stesura del piano scuola estate. È una delle strade esplorate dalle superiori cittadine: domandare, spesso attraverso i rappresentanti d’istituto, quali sono le attività maggiormente gradite dai propri coetanei, così da inserirle nel “pacchetto” gratuito da proporre alle famiglie. La proposta del ministero dell’Istruzione, lo ricordiamo, è tenere i plessi aperti anche in estate per gli studenti, con lezioni di recupero e corsi gratis di musica, arte e sport. Obiettivo? Recuperare la socialità persa in questi mesi di pandemia.

Collaborazione

Al Caio è stata chiesta ai ragazzi una collaborazione per mettere a punto attività di “educazione fra pari” (per esempio, studenti che aiutano i propri compagni in alcune materie, con i docenti a supervisionare). Molti alunni hanno poi rilanciato il messaggio su Instagram, così da raccogliere a loro volta idee e proposte.

La risposta, in alcuni casi, è stata “tiepida”, per esempio al Setificio e al Giovio : «Ho sondato in maniera informale gli studenti – commenta per esempio il preside del Giovio Nicola D’Antonio – non mi sono sembrati particolarmente entusiasti. È una fase complicata e i ragazzi di quinta hanno già “un piede fuori” dal liceo».

Dagli studenti del Da Vinci Ripamonti c’è la voglia di recuperare le ore di laboratorio perse: «Infatti il nostro progetto ne tiene conto - commenta la preside della Da Vinci Ripamonti Gaetana Filosa – ed è c’entrato sull’ex alternanza scuola lavoro». In città, ci si sta organizzando puntando sia con i recuperi, fissati a settembre, sia con progetti sportivi, summer camp e attività di danza e teatro. Al momento, non si sa ancora quanto potrà essere alta l’adesione degli alunni. Intanto, però, l’azienda dei trasporti ha chiesto informazioni al provveditorato sulle attività previste dalle scuole. L’8 giugno, ultimo giorno di scuola, coincide con la fine dell’orario invernale dei bus. Se i recuperi e i corsi proposti dalle superiori dovessero coinvolgere un gran numero di studenti, potrebbe essere necessario fare degli aggiustamenti all’orario estivo.

Sono circa 18mila euro i contributi assegnati a ogni singola scuola statale lariana e italiana per mettere a punto il piano scuola estate. Questo, almeno, è il conto fatto dal Miur.

Le fasi sono tre: potenziamento degli apprendimenti a giugno, recupero della socialità a luglio e agosto, accoglienza a settembre fino all’avvio delle lezioni. Il piano del governo prevede una partecipazione volontaria sia da parte degli studenti sia da parte dei docenti.

Oltre alle risorse già stanziate, le scuole hanno presentato e ricevuto finanziamenti per singoli progetti al programma operativo nazionale per “l’apprendimento e la socialità”. A questo proposito, la partecipazione in città è stata numerosa. Stando alle graduatorie provvisorie pubblicate dal Miur, in totale sono stati richiesti oltre 850mila euro.

Pur essendo stati approvati, non tutti saranno finanziati. Secondo le indiscrezioni, potrebbero ricevere i soldi gli istituti lombardi finiti entro la posizione numero 300. In questo caso, rientrerebbero gli istituti comprensivi Como Rebbio (59.943 euro richiesti), Como Borgovico (96.558 euro) Como Nord (37.012 euro) e le superiori Caio Plinio (99358 euro) e Da Vinci Ripamonti (99.955 euro). Totale: circa 400mila euro. È bene ricordare che queste attività finanziate potranno svolgersi anche dopo l’estate, ma prima della fine del prossimo anno scolastico.

Dalla sartoria alla saldatura

Il progetto più corposo è quello della Da Vinci Ripamonti: se finanziato, saranno avviate diverse attività, dalla sartoria ai corsi di saldatura, dalle campagne pubblicitarie a un potenziamento dell’orientamento scolastico, dal riciclo del cartone alla web tv e alla web radio. Qualcuna partirà già in estate, ma saranno spalmate nel corso dell’anno.

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