«Addio cara Olga
Sulla solidarietà
Como impari da te»

Centinaia di amici al saluto a Olga Trombetta Ceriani. Il ricordo dei nipoti«Una nonna speciale»

Como

«Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso». Sogni, fede, malattia, speranza, sofferenza, volontariato, amore, mamma, nonna, moglie: sono le parole che ieri mattina, all’interno di una basilica di Sant’Agostino gremita di amici, sono risuonate più frequentemente per ricordare la vita di Olga Trombetta Ceriani, fondatrice dell’associazione “Noisempredonne”, morta all’età di 77 anni dopo l’ennesima battaglia, combattuta con il consueto coraggio, contro il cancro.

Un ricordo commosso, ma anche pieno di speranza e - come ha sottolineato don Italo Mazzoni - «di sorrisi, che rendono più luminose le lacrime» quello che ha caratterizzato tutti gli interventi: dall’omelia di don Italo alla preghiera dei fedeli scritta dai nipoti, dal ricordo personale che uno dei nipoti ha fatto a braccio della sua «nonna speciale» a quello di Anna Curtale, psicologa di “Noisempredonne”. Quest’ultima ha ripercorso l’impegno, nei vent’anni di vita dell’associazione, della sua presidente: la sua forza, la sua caparbietà, la sua dolcezza. Chiudendo con la citazione di Nelson Mandela sul coraggio di non arrendersi dei sognatori.

«La tua morte - sono state ancora le parole del sacerdote, amico della signora Olga - sono una perdita per Como. La città dovrebbe imparare da te la solidarietà e l’apertura verso gli altri».

Sulla bara bianca i figli e i nipoti hanno voluto lasciare disegni e messaggi per la signora Olga: «Non di dimenticare mai di noi». Di certo Como non si dimenticherà mai di lei.

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