Allarme siccità, vertice in Regione
«Lago di Como pieno solo per il 7%»

Lario a 27,4 centimetri sotto lo zero idrometrico mentre la media è 9,5 centimetri sopra lo zero

«I dati riguardanti le riserve idriche lombarde parlano chiaro: il 2016 è stato l’anno più caldo degli ultimi 130 e in questo momento la disponibilità di acqua, sommando quella dei laghi al manto nevoso, fa segnare meno 51,4% rispetto alla media del decennio». Lo riferisce l’assessore lombardo al Territorio, Viviana Beccalossi, dopo aver riunito in Regione il Tavolo per il monitoraggio delle riserve idriche. Se il meteo non cambiasse, entro la metà di marzo «sarà necessario coinvolgere il ministero dell’Ambiente, attraverso l’Autorità di Bacino, per tutte le valutazioni del caso soprattutto per ciò che riguarda l’eventuale regolazione straordinaria dei laghi». Il lago Maggiore presenta un livello di riempimento del 35% rispetto al volume invasabile fissato dalla regola, con tendenza a diminuire. Quello di Como del 7,6 % (anch’esso con tendenza a diminuire), quello d’Iseo del 13,6% (stabile), Idro al 14%, mentre la situazione meno critica appare quella del Garda, del 74,4% (stabile). L’innevamento presente sulle montagne è quantificabile in un meno 61,5% rispetto alla media del decennio.

Un’analisi della Coldiretti diffusa ieri dice che il lago di Como è a meno 27,4 centimetri dallo zero idrometrico rispetto a una media di +9,5 centimetri. «Le cause sono note – spiega Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como-Lecco - e tra queste il cambiamento climatico ha un ruolo più che significativo: come già per il 2016, le nostre due province si trovano a dover fronteggiare un inverno asciutto, con l’80% in meno di pioggia. Una condizione meteo che si riflette sull’inquinamento, tornato ai livelli di guardia»

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