Appiano, patteggia la banda delle ville
Il basista: «Prendete a schiaffi la donna»

Pene fino a 3 anni e 4 mesi per i tre malviventi arrestati a gennaio dalla polizia

Avevano preso di mira una villa di Appiano Gentile dove il basista aveva detto loro che avrebbero trovato dei preziosi. E pur di portare a segno il colpo si erano presentati per ben due volte nell’arco di nove giorni sul luogo della rapina, pur avendo dovuto rinunciare la prima volta perché sorpresi dalla polizia.

Hanno scelto la strada del patteggiamento, con pene tra un anno e nove mesi e i tre anni e quattro mesi di carcere le tre persone arrestate dagli agenti della squadra mobile della Questura di Como nel gennaio scorso con l’accusa di tentata rapina.

A organizzare il colpo sarebbe stato un 48enne di Magnago (Milano). La convivente dell’uomo, hanno ricostruito i detective della squadra mobile, avrebbe lavorato in passato con la vittima della tentata rapina. E raccontato al compagno del fatto che la donna era proprietaria di gioielli, che li teneva in una cassaforte e pure le informazioni per eludere il sistema di allarme.

Tutte informazioni che lui avrebbe fornito a due albanesi di 32 e 34 anni, ovvero la manovalanza. Senza neppure usare troppe cautele, peraltro, stando alle intercettazioni raccolte dagli inquirenti: «Prendetela a schiaffi per farle dire dove tiene i preziosi».

La sera scelta per l’assalto in villa doveva essere il 16 novembre scorso. Ma in viale Rimembranze ci sono anche i poliziotti. Ne nasce anche una colluttazione con i poliziotti, terminata con la fuga dei malviventi. Nove giorni dopo il bis. Probabilmente però i rapinatori si accorgono della presenza in casa dei poliziotti e decidono di fuggire.

Le intercettazioni e le inchieste hanno permesso ai poliziotti di risalire ai presunti responsabili, tutti quanti arrestati lo scorso gennaio.

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