Asf taglia gli autobus, esplode la rabbia
«Erano vuoti, li rimettiamo dove serve»

La decisione annunciata sul sito dell’azienda a causa della didattica a distanza

«La comunicazione sul sito di Asf è stata un po’ tranchant: ma nessuno fa tagli tanto per fare. Abbiamo soppresso autobus che restavano vuoti, con l’obiettivo di rimetterli se e dove ci verranno segnalate criticità dalle scuole. La situazione è in evoluzione, e noi intendiamo seguirla in modo dinamico».

Getta subito acqua sul fuoco Angelo Colzani, presidente del Tpl, agenzia per il trasporto pubblico locale, responsabile del taglio di venti corse urbane delle linee 1, 6 e 11 e di otto extraurbane, in cronometrica concomitanza con il via alla didattica a distanza decisa dalla Regione.

Scelta che ha scatenato un diluvio di commenti feroci degli utenti sui sociali («Quindi la regione chiude le scuole per non affollare i mezzi, che vengono ridotti perché le scuole sono chiuse... un loop infernale praticamente...», è un commento di esemplare sintesi) ma anche una reprimenda da parte del Pd, partito di Colzani.

«Ho dovuto dare qualche spiegazione anche al mio partito», ammette Colzani.

Che però aggiunge: «Seguiamo la situazione in modo dinamico. I bus che abbiamo tolto viaggiavano vuoti, quindi non servono. Inoltre l’impalcatura dell’orario resta quella che era, le corse ci sono. Poi se ci verranno segnalate situazioni particolari per carità, li rimettiamo, tutti o in parte».

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