Attenti a pronunciare un “sì” al telefono
Scatta subito la trappola del contratto

Nuove denunce: «Chiedono i dati del contatore con la scusa di una rilevazione di Enel» - La società Green Network agli utenti: «Già diffidato i responsabili, pronti ad aiutare i cittadini»

Mai dire sì. Sembra il titolo di un film di 007, ma in realtà è quanto si dovrebbe fare quando si risponde al telefono a un’azienda che propone servizi. Come telefonia, gas o luce.

Quella denunciata dal Codacons nei giorni scorsi sarebbe una truffa, o comunque un raggiro, per sottoscrivere contratti da parte di un’azienda. I casi a Como sono numerosi. Un lettore, Roberto C., ha spiegato come una sua stretta parente sia incappata nell’inganno e come un “sì”, detto solo per confermare il proprio nome e cognome, sia stato utilizzato per autorizzare un servizio non richiesto.

«La mia parente ha ricevuto una telefonata da un’operatrice di un call center, che parlava perfettamente italiano e si annunciava come Enel; questa bugia serve a tranquillizzare l’interlocutore. La telefonista tra una domanda e l’altra chiede alla malcapitata il numero di Pod del contatore in uso».

E continua: «La telefonata è breve e termina qui. Ma dopo 15 giorni la mia parente riceve a domicilio il contratto di fornitura di luce e gas da parte della società Green Network, contratto che lei non si è neppure sognata di stipulare. Vengo incaricato di interessarmi della vicenda e subito chiamo il numero verde di Green Network. Su mia richiesta la società mi manda via web la registrazione telefonica».

E qui scatta l’inganno: «La mia parente è attonita quando sente la voce di un’operatrice dall’accento vistosamente straniero (ho poi scoperto che chiamava da un Call center sito in Albania) farle una dozzina di domande per la stipula di un duplice contratto. Domande che nella precedente chiamata nessuno le aveva rivolto, e ad ognuna delle quali si sente la sua voce rispondere: sì».

Stesso volume, stessa frequenza. Sembra lo stesso sì “copiato e incollato” nella registrazione. «Un “sì” la mia parente effettivamente lo ha pronunciato quando le è stato chiesto se il suo nome era corretto; ma quell’unico sì è stato ripetuto in una ricostruzione al computer per 12 volte, uno per ogni domanda».

E conclude: «Molte associazioni per la terza età si stanno promuovendo, nella nostra provincia, seminari e assemblee che, con la preziosa collaborazione della Questura di Como, aiutino gli anziani a difendersi anche da questo tipo di truffe».

Un’altra segnalazione di un caso simile è arrivata da Graziano C.: «Da un call center una sedicente Anna Bianchi con parlata albanese costringe in maniera ossessiva le persone che sono al telefono a sottoscrivere un contratto forzato».

Green Network per parte sua ha tenuto a precisare di essere a sua volta vittima di questa situazione: «La responsabilità di tutto questo è di alcune agenzie commerciali terze - spiega l’ufficio stampa - stiamo subendo un pesante danno d’immagine e abbiamo già diffidato queste società dall’usare metodi scorretti o poco chiari». Green Network si è detta disponibile a risolvere, senza penalità per i cittadini, ogni singolo contratto contestato.

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