Autovelox, in Ticino
obbligatorio indicarli
Ma non in autostrada

Prescrizione operativa in tutte le strade cantonali tranne che sull’A2

Anche tantissimi automobilisti comaschi hanno ricordi indelebili legati agli autovelox ticinesi: precisi, infallibili e preceduti dalla scritta “Radar”.

La notizia è che il Consiglio di Stato ha deciso quanto segue: i controlli effettuati con l’autovelox saranno sempre annunciati. E sin qui nulla di strano. La particolarità sta nel fatto che l’unica arteria viabilistica in cui tali controlli rimarranno “a sorpresa” è l’autostrada A2, percorsa ogni giorno anche da centinaia di automobilisti comaschi, gran parte dei quali frontalieri. Il perché di questo “gran rifiuto” è presto spiegato: il solerte Ufficio federale delle Strade ha respinto l’idea di annunciare in anticipo i controlli sui tratti di sua competenza.

Non una semplice raccomandazione, ma un obbligo. Sin qui le decisione di Gran Consiglio e Consiglio di Stato, prima che a gamba tesa intervenisse l’Ustra cioè l’Ufficio federale delle Strade. E così se sull’autostrada A2 gli automobilisti saranno al buio per quanto concerne gli autovelox, sulle altre arterie saranno informati con dovizia di dettaglia circa le postazioni in cui verrà rilevata la velocità. Ma c’è dell’altro, perché la parola ora passa anche al Dipartimento delle Istituzioni, incaricato di valutare possibili modifiche agli attuali Regolamenti al fine di evitare “il sovrapporsi di controlli”. Questo anche nell’ottica di una collaborazione tra la polizia cantonale e gli agenti delle polizie locali. Il discorso è valido anche per la sempre trafficata autostrada A2, dove gli autovelox continueranno a svolgere appieno il loro servizio, anche se i controlli non saranno annunciati.

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