Banda di passatori, 4 arresti
In 200 portati in Svizzera illegalmente

Indagine congiunta tra Como e Lugano per identificare i quattro ghanesi che gestivano l’immigrazione clandestina. Tariffe da 90 a 150 euro a passaggio

Sgominata una banda di passatori che favoriva l’immigrazione clandestina tra Como e il Canton Ticino. Il gruppo, costituito da 4 cittadini ghanesi regolarmente residenti in Italia, sfruttando l’emergenza al confine ed i controlli serrati messi in atto dalla Svizzera, avvicinavano i numerosi migranti presenti a Como, in particolare nelle stazioni ferroviarie di Como Borghi e Camerlata, nelle mense pubbliche e nelle vicinanze del centro della Croce Rossa di via Teodolinda. Per ciascun migrante trasportato in autovettura perlopiù alla stazione di Lugano ma talvolta anche a Zurigo, venivano chiesti tra i 90 ed i 150 euro, e gli ingressi in Svizzera avvenivano soprattutto dal valico di Ronago-Ponte Faloppia nel tardo pomeriggio e prima serata.

Nel solo mese di ottobre gli inquirenti hanno documentato almeno 45 passaggi dell’autovettura sotto osservazione dal valico di Crociale Mulini. La prima fase dell’inchiesta si era chiusa lo scorso dicembre con l’arresto di una cittadina ghanese di 23 anni che trasportava migranti in Svizzera. Contestualmente arresto internazionale spiccato dalla procura di Lugano contro un 24enne residente a Rebbio.

Nel corso dell’inchiesta italo-svizzera sono stati identificati altri due ghanesi, di 39 e 21 anni, arrestati ieri. « La complessa indagine, svoltasi grazie ad un intensa cooperazione bilaterale, - fanno sapere le forze dell’ordine - ha consentito di documentare il trasporto di oltre 200 migranti irregolari da Como al Canton Ticino, sfruttando la situazione emergenziale verificatasi nel capoluogo negli ultimi mesi».

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