Candidato sindaco Cinque Stelle
La base sceglie Fabio Aleotti

Como. Ieri gli iscritti hanno votato tra i cinque in lizza. Al vincitore il 53% dei consensi, al secondo solo il 20%. «Sono molto emozionato, spero di essere all’altezza»

Dopo un’intera giornata di confronti tra i candidati e gli iscritti, ieri sera gli aderenti al Movimento Cinque Stelle hanno scelto il loro candidato sindaco: Fabio Aleotti, 45 anni, perito edile, dipendente di Confcommercio Como. Ha ottenuto il 52,94% dei voti (su un totale di 258 schede valide). «Sono molto emozionato - ha detto - Ringrazio tutti e spero di essere all’altezza». Ora il suo curriculum, come quello dei 32 aspiranti consiglieri comunali, verrà inviato a Beppe Grillo che dovrà verificare il rispetto di tutti i requisiti e dare il via libera, attraverso un atto notarile, all’utilizzo del simbolo del movimento.

Per la candidatura a sindaco si sono sfidati in cinque: Marino Longhini ha ottenuto il 20,59%, Antonio Sansano ed Elio Sansone pari con l’11,76% delle preferenze, distaccato con il 2,94% Maurizio Casonato. Capolista per il consiglio comunale sarà Paola Minussi.

Aleotti, nel presentarsi agli attivisti, ha preferito non parlare di «cavalli di battaglia», spiegando che c’è un programma articolato stato steso durante gli incontri con la cittadinanza. Ha citato come parole chiave «bilancio partecipato, welfare, lavoro e turismo». Ha definito l’amministrazione guidata da Lucini come quella delle «opere incompiute» e ha denunciato la «mancanza di dialogo con la cittadinanza». Ha seguito tutto il percorso fatto di incontri interni, aperti ai cittadini e infine quelli per la stesura del programma il capogruppo a Palazzo Cernezzi Luca Ceruti, candidato sindaco nel 2012 e che ha annunciato di non voler fare il secondo mandato: «Non abbiamo cercato il personaggio - ha detto in mattinata presentando i cinque sfidanti - e a partire da fine agosto abbiamo iniziato a scrivere il programma. Il nostro metodo è diverso dagli altri: abbiamo un programma e cerchiamo chi è disponibile a realizzarlo, non il contrario. Non è fatto da proposte impossibili, non diciamo che risolviamo il problema delle paratie che, come abbiamo visto, dopo cinque anni sono messe peggio del 2012. Io personalmente faccio un passo indietro, ma darò il mio supporto». Ha chiuso rivendicando, tra le cose realizzate da consigliere di opposizione, «l’introduzione in città delle casette dell’acqua, le denuncia della situazione del forno crematorio e “l’invenzione” delle assemblee di zona».

I candidati, come detto, si sono presentati nella giornata di ieri. Oltre ad Aleotti in corsa c’erano Longhini(comasco, 57 anni, lavora nell’ambito assicurativo) che ha deciso di mettersi in gioco dopo cinque anni di partecipazione al “meetup”; ha bocciato senza appello l’amministrazione Lucini («nessun rilancio per il futuro») e ha sottolineato l’importanza di ripartire «dalle periferie». Per Sansano(63 anni, nato a Basilea) Como è «una città che soffre e bisogna guarire i problemi». E ancora Elio Sansone (57 anni,titolare di una ricevitoria in via Milano alta) crede nella «completa realizzazione del programma a Cinque Stelle. Infine Casonato (60 anni, di origini venete, volontario alla parrocchia di Rebbio) ha definito il suo ideale di sindaco «chi ci mette la faccia e si assume le responsabilità

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