Case popolari ai poliziotti
Tutti contro la Lega
«Ma così penalizza i poveri»

La Giunta vorrebbe mettere a disposizione cinque appartamenti comunali in via Milano Alta

Appartamenti comunali assegnati alle forze dell’ordine tra la fine dell’anno e l’inizio del 2020 con l’obiettivo di «aumentare la sicurezza in via Milano alta». Ma dall’opposizione arrivano critiche a non finire.

È questo il piano del vicesindaco Alessandra Locatelli: «il Comune è proprietario di due stabili in via Milano che, nella parte alta, è purtroppo trascurata». Si parla di cinque appartamenti, che dovranno prima essere ristrutturati come il resto dell’edificio.

«Noi ristruttureremo gli stabili - spiega - e una parte verrà assegnata normalmente in base alle graduatorie, mentre quattro/cinque appartamenti verranno destinati alle forze dell’ordine».

Alessandro Rapinese, capogruppo dell’omonima lista civica, attacca: «Non capisco quale sia l’obiettivo, se non fare lavorare le forse dell’ordine 24 ore al giorno per risolvere quello che non riesce a fare il Comune. Perché non va Locatelli ad abitare in via Milano? Senza contare che in questo modo si penalizza chi è in lista d’attesa e, magari, un lavoro non ce l’ha nemmeno».

Critico anche l’ex assessore ai Servizi Sociali e oggi consigliere comunale di Civitas Bruno Magatti: «In questo modo si continua ad alimentare un messaggio di un quartiere inabitabile e che deve essere risanato con l’intervento militare o pseudo tale. Non si fa così. Non dimentichiamo che siamo in pieno centro, non in periferia estrema di Milano o Roma. Vanno benissimo le forze dell’ordine, ma legarle a quel quartiere è inquietante».

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