Coccole, non macello
300 animali salvati

Dieci volontari impegnati per 20 giorni ad Appiano Gentile. Si può adottare un maialino o un’altra bestiola: potete farlo anche voi. La storia della capra Enrico

Trecento animali già sono stati salvati. Ma l’impresa dei volontari per strappare le bestiole al macello continua.

La “Fattoria delle coccole” a dicembre ha lanciato l’iniziativa per salvare mille animali destinati al macello o comunque a morte certa. In via De Gasperi si porta avanti l’iniziativa per adottare un animale da fattoria. Si diventa genitori a distanza di un maialino, di un agnello, di una capra, di un vitello e magari anche di un asino. In comune hanno un destino segnato, alcuni malati, destinati all’abbandono o al mattatoio.

In quest’oasi-rifugio dell’associazione Ingaia immersa nei boschi del Parco Pineta di Appiano-Tradate si fa la conoscenza di tanti simpatici ospiti: dal dolcissimo agnellino Abele, trovato per strada dalla Lav e ora accudito amorevolmente, al pecorone Timmy, operato ad un femore, alla capra Enrico zoppicante ma viva, e poi conigli, galline, vitelli e maiali.

«Ognuno di loro ha un nome e una sua storia da raccontare - spiega la volontaria Bianca Tagliabue - Ogni giorno riceviamo dalle tre alle cinque segnalazioni di animali da salvare. Alcune disposte dalla Procura. Ci sono casi di maltrattamenti, cessioni da parte di allevatori mentre altri sono stati riscattati». È il caso di Enrico,una capretta operata ad una zampa: si era fatto male in un agriturismo e sarebbe stato macellato perché non era più adatto a fare da attrazione ai bambini. Ora è tra le coccole della sua “mamma”.

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